Ufologia
e perturbazione
fotografica
In alcune occasioni, analizzando fotografie a soggetto ufologico, mi
sono trovato costretto a mettere da parte quello che comunemente si pensa della
fotografia.
Uno strano fenomeno, di tanto in tanto, compare durante casi
di manifestazione ufologica. Il soggetto testimone, vede e fotografa; ma ciò
che compare nelle foto non è coerente con ciò che il suo occhio ha visto.
Eliminiamo i casi in cui la fotografia è alterata da fattori tecnici ovvero,
uso non ottimale del mezzo fotografico. Eliminiamo i casi in cui la cattiva
riuscita delle immagini è dovuta a cattive condizioni ambientali. Si è però
verificato spesso, che testimoni di eventi ufologici abbiano ripreso mediante
videocamera o fotocamera, l’ufo che stavano vedendo; ma all’atto di visionare
il materiale prodotto, riscontravano che l’ufo non compariva. Le spiegazioni
più immediate a questo punto sono che l’autore delle riprese non ha agito
correttamente. Vi sono stati però casi in cui l’ufo era avvistato da molti
testimoni a terra e da bordo aerei; ma il radar non lo individuava. Quell’ufo,
era fotografabile? In attesa di rispondere andiamo avanti. In taluni casi al quale erano presenti più persone, si è
verificato che un certo numero di persone hanno visto e altre no. La risposta
immediata è che ciò è dovuto allo stato di attenzione dei presenti. Mi affermò
un teste: “Eravamo alla fermata in attesa del pullman alle 5,20 del mattino,
eravamo una diecina di persone che andavano a lavorare. Era buio e ad un certo
punto passò sopra le nostre teste una enorme e veloce sfera di luce bianca.
Impossibile non vederla, anche se durò poco. Restammo sconcertati; ma notammo
immediatamente che alcune persone dicevano di non aver visto nulla! Quelle che
dicevano di aver visto la stessa cosa si confermavano a vicenda; ma le altre
erano estranee a ciò che si diceva fosse avvenuto”. La stranezza però continua.
Nei giorni seguenti, stesse persone stessi luoghi. Si parla nuovamente dello stesso
evento e qui, la sorpresa: “Alcune tra le persone che inizialmente affermavano
di aver visto, iniziarono a dire di non aver visto nulla!...” Rimozione
psicologica autoindotta che verte a liberare la mente dall’incombenza del vissuto; o induzione esterna che verte a distogliere il teste? Morale della
storia: Testimoni che vedono e altri no e, altri che dimenticano. Testimoni che
vedono, radar che non vedono, fotocamere e videocamere che non riprendono o
riprendono diversamente da come si era visto. Cosa pensare? A mio parere, ma
unicamente come ipotesi per fini di ricerca; oltre all’aspetto psicologico e
mentale dei soggetti in questione, entra in gioco una forma di perturbazione o alterazione ambientale non naturale ma indotta, la quale altera il panorama che si riprende.
Ovviamente da questa valutazione occorre eliminare le componenti soggettive ed
attenersi a ciò che le immagini dicono. Uno degli ultimi casi in cui ho visto
degli ufo, è pubblicato inhttp://presenze-aliene.blogspot.it/2014/01/ufo-di-capodanno-di-dario-giacoletto.html,
nel quale affermo che ciò che ho visto con gli occhi, non corrisponde a ciò che
ho ripreso con fotocamere. La prima fotografia avrebbe dovuto riprendere le
sfere ufo presenti; ma invece nella foto compare altro. Foto sottostante:
Nella foto ho ripreso vagamente la casa che avevo di fronte,
visibile ingrandendo e contrastando adeguatamente, con i suoi due pini di
fronte. Gli ufo si sarebbero dovuti trovare sopra il tetto e di fianco ai pini,
invece ho ripreso tre forme vagamente luminose e rosse, blu e verde grigio, che
a occhio nudo non ho visto e non possono essere cose oggettive presenti sul luogo, tanto è vero che nelle
foto seguenti non ci sono. Poi compare una foto, la seguente che sì, riprende
un ufo (quel punto mosso al centro della foto, minimizzato rispetto a ciò che
stavo vedendo), ma riprende anche tutto il resto che a occhio nudo non si vedeva,
ovvero tutta la parte tratteggiata.
Dopo alcune foto che non riprendono gli ufo come li vedevo,
ecco un’altra foto sconcertante. Foto n.1. L’ufo è quel puntino leggermente
mosso. Tutto il resto non era visibile a occhio nudo. Cosa ha creato questa
immagine che non si può considerare effetto di una luminosità mossa, in quanto
il presunto movimento è incongruente in base ai diversi punti d’osservazione
della foto? Dopo alcuni scatti, compare la seguente foto che a mio parere è altrettanto
sconcertante. Ricompare il colore rosso, blu e verde, come nella foto 2. In più
gli altri colori. L’ufo è quel punto
mosso al centro. Non ho parole per commentare! Ditemi voi..
Proposte alcune delle fotografie fatte a capodanno,
passiamo alla foto sottostante, foto che ha fatto molto discutere. Se genuina è
sconcertante. Se non genuina, occorre dimostrarlo. La foto presenta una
incongruenza che fa ipotizzare il falso. Lo specchiato del volto nell’acqua,
non è coerente a quanto teoricamente e tecnicamente noto in fotografia. Quindi
la foto sarebbe un falso; però poi vi sono altre valutazioni che dicono altro.
Intanto i dati della fotografia sono originali e integri e quindi farebbero
pensare che non vi sia stata alterazione. Occorre però dire che una foto
alterata da un professionista del falso, può presentare dati originali e
immagine alterata. Quindi si potrebbe pensare che la foto è un falso fatto da
professionista. Il professionista però non avrebbe errato nel proiettare
l’immagine del volto e, nessuno avrebbe potuto pensare alla foto come falsa. A
meno che il falsario non intendesse creare un falso che fosse individuabile con
l’intento di screditare l’ufologia; ma in questo caso non avrebbe mantenuto i
dati originali per mantenerla verace. L’incongruenza permane e non è facilmente
spiegabile. Nella logica di questo articolo, la domanda seguente è: “In una
foto genuina, possono essere presenti aspetti non in sintonia con la conoscenza
umana?” Senza affermare con certezza assoluta che questa foto presenti un caso
del genere, mi pare opportuno, al momento, rispondere di sì. Andiamo avanti..
Alessandro Micali, appassionato ricercatore in ambito
ufologico, mi invia la foto sottostante (qui ingrandita), con la seguente
osservazione: ho fatto una comunissima fotografia al buio. Non vi era nulla di
visibile a occhio nudo; ma la foto compare così. Cosa devo pensare? Bella
domanda, ma procediamo..
Ultimamente ho ricevuto diverse segnalazioni da persone
diverse, le quali mi dicevano di aver avuto in alcuni momenti, la sensazione
che l’ambiente circostante non fosse normale. Escludiamo qui la sensazione di
perdita di tempo che si manifesta spesso in eventi ufologici e andiamo oltre.
La sensazione che viene registrata è quella di una alterazione ambientale. Una
persona mi disse che aveva come l’impressione che il cielo si muovesse come in
un insieme di onde, tipo quelle del mare. Che vi possano essere alterazioni
ambientali naturali, è ipotizzabile. Che ve ne possano essere di artificiali
pure, considerando effetti tipo da “Programma Haarp”, quindi uso di onde a
frequenze diverse e anomali; ma che questi effetti si possano fotografare è da
provare. Mi scrive Nicoletta C. da Ponchiera di Sondrio la quale mi dice: il 12/5/2014 mezzogiorno, il cielo era
sereno, il sole limpido e sentivo il calore dei raggi solari, ad un certo punto
all’improvviso, non sento più il calore del sole, sento freddo e vedo uno
strano alone intorno a esso. Il tutto mi pare anormale e quindi ho fotografato
il sole (foto sottostante in versione non evidenziata). Cosa pensare di questa
foto che evidenzia un anomalo alone?
Io le ritorno la foto dicendo che quanto evidenziato in nero
è dovuto ad effetto di riverbero e, in
rosso, il pallino bianco è dovuto a condizione tecnica non ottimale della
fotocamera. Per accertare questo inconveniente la invito a fotografare nuovamente
il sole in condizione e posizione almeno simile alla condizione della foto
esposta. Foto sottostante, primo scatto di tre foto:
E’ palese la differenza. Qui il sole è ripreso in modo
normale. Permane l’inconveniente dell’effetto riverbero, (proiettato qui nella parte superiore del
sole, per effetto della variazione di inclinazione dell’obbiettivo rispetto al
sole) dovuto all’inconveniente tecnico; ma ciò non impedisce di pensare che
all’atto della foto del primo invio, effettivamente la condizione ambientale
fosse anomala. Destino volle però che le sorprese non fossero finite.
Ingrandendo le tre foto del quale propongo la prima, emergono alcune presenze
anomali. Sono sfere bianche in movimento, riprese casualmente, del quale
propongo l’ingrandimento. Complimenti Nicoletta, sei andata oltre il previsto.
Le foto 10 e 11 sono inviate da Claudia Flore. I due scatti
fotografici, sono stati fatti nell’arco dello stesso minuto, nello stesso luogo.
Questo particolare è di non poco conto. Come si può notare, in quei pochi
secondi di differenza, vi è stata una notevole variazione del panorama.
La persona stava fotografando orbs che, effettivamente, sono
presenti in grande numero in entrambe le foto. Intanto vi è da notare la
mobilità di questi, che si evidenzia particolarmente quando si fanno foto in
sequenza o si filmano; ma sorprende la seconda foto che presenta una variazione
nebulosa e tre forme discendenti (o salenti?) attorcigliate, che non sono
presenti nella prima foto. Faccio notare come “ l’aspetto nebulosità” è
frequente in foto del genere. Se la foto fosse stata fatta più a destra, quante
sarebbero state le forme luminose attorcigliate?
CONCLUSIONE
Il presente articolo non ha la pretesa di aver adeguatamente
sviluppato e spiegato, un aspetto della fotografia ancora da chiarire. Ritengo però,
che le foto presentate sono sufficienti per ipotizzare possibili alterazioni
ambientali, naturali o indotte; tali da essere percepite dalla sensibilità
umana e fotografica. Alcuni testimoni parlano di invisibili effetti di energie,
non meglio identificate. Il fenomeno pare emergete negli ultimi tempi; o forse,
prima non era adeguatamente notato. Certamente la manipolazione climatica
mediante programmi come l’Haarp, giustificano la presenza del fenomeno in
alcune sue varianti. Nelle altre varianti potrebbero essere presenti volontà e
forze non adeguatamente note. Se
consideriamo che taluni personaggi in possesso di facoltà paranormali, in sede
di indagine, hanno dimostrato di essere in grado di perturbare apparecchiature
fotografiche; per quale motivo non si potrebbe ipotizzare che entità aliene in
possesso di facoltà mentali superiori, non sono in grado di intervenire a loro
piacimento sulle apparecchiature e quindi sulle foto? Ovviamente questo spiegherebbe unicamente alcune varianti del
fenomeno. Per quanto riguarda le foto 1/2/3/4/6/11, un aspetto le accomuna.
Tutte quante presentano aspetto di luminosità fotografabile, ma non visibile a
occhio nudo. Ciò significa che esiste della luce ad una frequenza tale, che i
nostri occhi non sono in grado di cogliere, ma la fotocamera sì.
Se per la foto di Nicoletta si può sostenere che trattasi di fenomeno naturale, per gli altri casi la risposta si complica. Ciò che pare evidenziarsi è l'avvenuta alterazione ambientale. Ora però occorre ipotizzare altra spiegazione, che sposta il punto focale di tutta la faccenda. In base ad una analisi attenta del fenomeno ufologico, emerge che una volontà aliena superiore e parzialmente invisibile, gioca con il genere umano. In sostanza è l'autrice di una grande parodia, ovvero un grande gioco delle apparenze. Praticamente possono farci vedere e fotografare ciò che vogliono. Quando questo avviene, sono loro che perturbano la così detta nostra normalità ambientale. Sono loro che mediante i loro artifizi tecnologici e non, generano quanto noi fotograferemo. A questo punto, sulle fotografie, compariranno aspetti di incongruenza. Quindi, come per il caso della foto cinque, ma in circolazione ve ne sono molte altre, i presunti esperti di fotografia che non conoscono l'anomala ingerenza fotografica, grideranno a squarciagola che queste foto sono state falsificare! L'ignoranza loro però, farà sì che il falsario accusato sia chi ha scattato la foto; mentre invece se di falsario si tratta, è colui o coloro che generano la parodia. Qui mi fermo, ma si potrebbe andare oltre. Per ora un monito agli ignoranti detrattori dell'ufologia, che gridano scandalizzati che le foto ufologiche sono prevalentemente false: "Informatevi ed accertatevi". Ai detrattori collusi col sistema invece, nulla da dire, tanto avete già perso la guerra!.
Se per la foto di Nicoletta si può sostenere che trattasi di fenomeno naturale, per gli altri casi la risposta si complica. Ciò che pare evidenziarsi è l'avvenuta alterazione ambientale. Ora però occorre ipotizzare altra spiegazione, che sposta il punto focale di tutta la faccenda. In base ad una analisi attenta del fenomeno ufologico, emerge che una volontà aliena superiore e parzialmente invisibile, gioca con il genere umano. In sostanza è l'autrice di una grande parodia, ovvero un grande gioco delle apparenze. Praticamente possono farci vedere e fotografare ciò che vogliono. Quando questo avviene, sono loro che perturbano la così detta nostra normalità ambientale. Sono loro che mediante i loro artifizi tecnologici e non, generano quanto noi fotograferemo. A questo punto, sulle fotografie, compariranno aspetti di incongruenza. Quindi, come per il caso della foto cinque, ma in circolazione ve ne sono molte altre, i presunti esperti di fotografia che non conoscono l'anomala ingerenza fotografica, grideranno a squarciagola che queste foto sono state falsificare! L'ignoranza loro però, farà sì che il falsario accusato sia chi ha scattato la foto; mentre invece se di falsario si tratta, è colui o coloro che generano la parodia. Qui mi fermo, ma si potrebbe andare oltre. Per ora un monito agli ignoranti detrattori dell'ufologia, che gridano scandalizzati che le foto ufologiche sono prevalentemente false: "Informatevi ed accertatevi". Ai detrattori collusi col sistema invece, nulla da dire, tanto avete già perso la guerra!.